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author | Federico Vaga <federico.vaga@vaga.pv.it> | 2019-02-24 21:05:27 +0100 |
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committer | Jonathan Corbet <corbet@lwn.net> | 2019-03-18 12:03:45 -0600 |
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diff --git a/Documentation/translations/it_IT/index.rst b/Documentation/translations/it_IT/index.rst index 340d3f690dfd..409eaac03e9f 100644 --- a/Documentation/translations/it_IT/index.rst +++ b/Documentation/translations/it_IT/index.rst @@ -70,9 +70,7 @@ I seguenti documenti descrivono la licenza usata nei sorgenti del kernel Linux (GPLv2), come licenziare i singoli file; inoltre troverete i riferimenti al testo integrale della licenza. -.. warning:: - - TODO ancora da tradurre +* :ref:`it_kernel_licensing` Documentazione per gli utenti ----------------------------- @@ -113,10 +111,6 @@ vostre modifiche molto più semplice doc-guide/index kernel-hacking/index -.. warning:: - - TODO ancora da tradurre - Documentazione della API del kernel ----------------------------------- diff --git a/Documentation/translations/it_IT/networking/netdev-FAQ.rst b/Documentation/translations/it_IT/networking/netdev-FAQ.rst new file mode 100644 index 000000000000..8489ead7cff1 --- /dev/null +++ b/Documentation/translations/it_IT/networking/netdev-FAQ.rst @@ -0,0 +1,13 @@ +.. include:: ../disclaimer-ita.rst + +:Original: :ref:`Documentation/process/stable-kernel-rules.rst <stable_kernel_rules>` + +.. _it_netdev-FAQ: + +========== +netdev FAQ +========== + +.. warning:: + + TODO ancora da tradurre diff --git a/Documentation/translations/it_IT/process/deprecated.rst b/Documentation/translations/it_IT/process/deprecated.rst new file mode 100644 index 000000000000..776f26732a94 --- /dev/null +++ b/Documentation/translations/it_IT/process/deprecated.rst @@ -0,0 +1,129 @@ +.. SPDX-License-Identifier: GPL-2.0 + +.. include:: ../disclaimer-ita.rst + +:Original: :ref:`Documentation/process/deprecated.rst <deprecated>` +:Translator: Federico Vaga <federico.vaga@vaga.pv.it> + +.. _it_deprecated: + +============================================================================== +Interfacce deprecate, caratteristiche del linguaggio, attributi, e convenzioni +============================================================================== + +In un mondo perfetto, sarebbe possibile prendere tutti gli usi di +un'interfaccia deprecata e convertirli in quella nuova, e così sarebbe +possibile rimuovere la vecchia interfaccia in un singolo ciclo di sviluppo. +Tuttavia, per via delle dimensioni del kernel, la gerarchia dei manutentori e +le tempistiche, non è sempre possibile fare questo tipo di conversione tutta +in una volta. Questo significa che nuove istanze di una vecchia interfaccia +potrebbero aggiungersi al kernel proprio quando si sta cercando di rimuoverle, +aumentando così il carico di lavoro. Al fine di istruire gli sviluppatori su +cosa è considerato deprecato (e perché), è stata create la seguente lista a cui +fare riferimento quando qualcuno propone modifiche che usano cose deprecate. + +__deprecated +------------ +Nonostante questo attributo marchi visibilmente un interfaccia come deprecata, +`non produce più alcun avviso durante la compilazione +<https://git.kernel.org/linus/771c035372a036f83353eef46dbb829780330234>`_ +perché uno degli obiettivi del kernel è quello di compilare senza avvisi; +inoltre, nessuno stava agendo per rimuovere queste interfacce. Nonostante l'uso +di `__deprecated` in un file d'intestazione sia opportuno per segnare una +interfaccia come 'vecchia', questa non è una soluzione completa. L'interfaccia +deve essere rimossa dal kernel, o aggiunta a questo documento per scoraggiarne +l'uso. + +Calcoli codificati negli argomenti di un allocatore +---------------------------------------------------- +Il calcolo dinamico delle dimensioni (specialmente le moltiplicazioni) non +dovrebbero essere fatto negli argomenti di funzioni di allocazione di memoria +(o simili) per via del rischio di overflow. Questo può portare a valori più +piccoli di quelli che il chiamante si aspettava. L'uso di questo modo di +allocare può portare ad un overflow della memoria di heap e altri +malfunzionamenti. (Si fa eccezione per valori numerici per i quali il +compilatore può generare avvisi circa un potenziale overflow. Tuttavia usare +i valori numerici come suggerito di seguito è innocuo). + +Per esempio, non usate ``count * size`` come argomento:: + + foo = kmalloc(count * size, GFP_KERNEL); + +Al suo posto, si dovrebbe usare l'allocatore a due argomenti:: + + foo = kmalloc_array(count, size, GFP_KERNEL); + +Se questo tipo di allocatore non è disponibile, allora dovrebbero essere usate +le funzioni del tipo *saturate-on-overflow*:: + + bar = vmalloc(array_size(count, size)); + +Un altro tipico caso da evitare è quello di calcolare la dimensione di una +struttura seguita da un vettore di altre strutture, come nel seguente caso:: + + header = kzalloc(sizeof(*header) + count * sizeof(*header->item), + GFP_KERNEL); + +Invece, usate la seguente funzione:: + + header = kzalloc(struct_size(header, item, count), GFP_KERNEL); + +Per maggiori dettagli fate riferimento a :c:func:`array_size`, +:c:func:`array3_size`, e :c:func:`struct_size`, così come la famiglia di +funzioni :c:func:`check_add_overflow` e :c:func:`check_mul_overflow`. + +simple_strtol(), simple_strtoll(), simple_strtoul(), simple_strtoull() +---------------------------------------------------------------------- +Le funzioni :c:func:`simple_strtol`, :c:func:`simple_strtoll`, +:c:func:`simple_strtoul`, e :c:func:`simple_strtoull` ignorano volutamente +i possibili overflow, e questo può portare il chiamante a generare risultati +inaspettati. Le rispettive funzioni :c:func:`kstrtol`, :c:func:`kstrtoll`, +:c:func:`kstrtoul`, e :c:func:`kstrtoull` sono da considerarsi le corrette +sostitute; tuttavia va notato che queste richiedono che la stringa sia +terminata con il carattere NUL o quello di nuova riga. + +strcpy() +-------- +La funzione :c:func:`strcpy` non fa controlli agli estremi del buffer +di destinazione. Questo può portare ad un overflow oltre i limiti del +buffer e generare svariati tipi di malfunzionamenti. Nonostante l'opzione +`CONFIG_FORTIFY_SOURCE=y` e svariate opzioni del compilatore aiutano +a ridurne il rischio, non c'è alcuna buona ragione per continuare ad usare +questa funzione. La versione sicura da usare è :c:func:`strscpy`. + +strncpy() su stringe terminate con NUL +-------------------------------------- +L'utilizzo di :c:func:`strncpy` non fornisce alcuna garanzia sul fatto che +il buffer di destinazione verrà terminato con il carattere NUL. Questo +potrebbe portare a diversi overflow di lettura o altri malfunzionamenti +causati, appunto, dalla mancanza del terminatore. Questa estende la +terminazione nel buffer di destinazione quando la stringa d'origine è più +corta; questo potrebbe portare ad una penalizzazione delle prestazioni per +chi usa solo stringe terminate. La versione sicura da usare è +:c:func:`strscpy`. (chi usa :c:func:`strscpy` e necessita di estendere la +terminazione con NUL deve aggiungere una chiamata a :c:func:`memset`) + +Se il chiamate no usa stringhe terminate con NUL, allore :c:func:`strncpy()` +può continuare ad essere usata, ma i buffer di destinazione devono essere +marchiati con l'attributo `__nonstring <https://gcc.gnu.org/onlinedocs/gcc/Common-Variable-Attributes.html>`_ +per evitare avvisi durante la compilazione. + +strlcpy() +--------- +La funzione :c:func:`strlcpy`, per prima cosa, legge interamente il buffer di +origine, magari leggendo più di quanto verrà effettivamente copiato. Questo +è inefficiente e può portare a overflow di lettura quando la stringa non è +terminata con NUL. La versione sicura da usare è :c:func:`strscpy`. + +Vettori a dimensione variabile (VLA) +------------------------------------ + +Usare VLA sullo stack produce codice molto peggiore rispetto a quando si usano +vettori a dimensione fissa. Questi `problemi di prestazioni <https://git.kernel.org/linus/02361bc77888>`_, +tutt'altro che banali, sono già un motivo valido per eliminare i VLA; in +aggiunta sono anche un problema per la sicurezza. La crescita dinamica di un +vettore nello stack potrebbe eccedere la memoria rimanente in tale segmento. +Questo può portare a dei malfunzionamenti, potrebbe sovrascrivere +dati importanti alla fine dello stack (quando il kernel è compilato senza +`CONFIG_THREAD_INFO_IN_TASK=y`), o sovrascrivere un pezzo di memoria adiacente +allo stack (quando il kernel è compilato senza `CONFIG_VMAP_STACK=y`). diff --git a/Documentation/translations/it_IT/process/kernel-enforcement-statement.rst b/Documentation/translations/it_IT/process/kernel-enforcement-statement.rst index 4ddf5a35b270..1f62da622e26 100644 --- a/Documentation/translations/it_IT/process/kernel-enforcement-statement.rst +++ b/Documentation/translations/it_IT/process/kernel-enforcement-statement.rst @@ -1,13 +1,175 @@ .. include:: ../disclaimer-ita.rst :Original: :ref:`Documentation/process/kernel-enforcement-statement.rst <process_statement_kernel>` - +:Translator: Federico Vaga <federico.vaga@vaga.pv.it> .. _it_process_statement_kernel: Applicazione della licenza sul kernel Linux =========================================== -.. warning:: +Come sviluppatori del kernel Linux, abbiamo un certo interessa su come il +nostro software viene usato e su come la sua licenza viene fatta rispettare. +Il rispetto reciproco degli obblighi di condivisione della GPL-2.0 è +fondamentale per la sostenibilità di lungo periodo del nostro software e +della nostra comunità. + +Benché ognuno abbia il diritto a far rispettare il diritto d'autore per i +propri contributi alla nostra comunità, condividiamo l'interesse a far si che +ogni azione individuale nel far rispettare i propri diritti sia condotta in +modo da portare beneficio alla comunità e che non abbia, involontariamente, +impatti negativi sulla salute e la crescita del nostro ecosistema software. +Al fine di scoraggiare l'esecuzione di azioni inutili, concordiamo che è nel +migliore interesse della nostra comunità di sviluppo di impegnarci nel +rispettare i seguenti obblighi nei confronti degli utenti del kernel Linux +per conto nostro e di qualsiasi successore ai nostri interessi sul diritto +d'autore: + + Malgrado le clausole di risoluzione della licenza GPL-2.0, abbiamo + concordato che è nel migliore interesse della nostra comunità di sviluppo + adottare le seguenti disposizioni della GPL-3.0 come permessi aggiuntivi + alla nostra licenza nei confronti di qualsiasi affermazione non difensiva + di diritti sulla licenza. + + In ogni caso, se cessano tutte le violazioni di questa Licenza, allora + la tua licenza da parte di un dato detentore del copyright viene + ripristinata (a) in via cautelativa, a meno che e fino a quando il + detentore del copyright non cessa esplicitamente e definitivamente + la tua licenza, e (b) in via permanente se il detentore del copyright + non ti notifica in alcun modo la violazione entro 60 giorni dalla + cessazione della licenza. + + Inoltre, la tua licenza da parte di un dato detentore del copyright + viene ripristinata in maniera permanente se il detentore del copyright + ti notifica la violazione in maniera adeguata, se questa è la prima + volta che ricevi una notifica di violazione di questa Licenza (per + qualunque Programma) dallo stesso detentore di copyright, e se rimedi + alla violazione entro 30 giorni dalla data di ricezione della notifica + di violazione. + +Fornendo queste garanzie, abbiamo l'intenzione di incoraggiare l'uso del +software. Vogliamo che le aziende e le persone usino, modifichino e +distribuiscano a questo software. Vogliamo lavorare con gli utenti in modo +aperto e trasparente per eliminare ogni incertezza circa le nostre aspettative +sul rispetto o l'ottemperanza alla licenza che possa limitare l'uso del nostro +software. Vediamo l'azione legale come ultima spiaggia, da avviare solo quando +gli altri sforzi della comunità hanno fallito nel risolvere il problema. + +Per finire, una volta che un problema di non rispetto della licenza viene +risolto, speriamo che gli utenti si sentano i benvenuti ad aggregarsi a noi +nello sviluppo di questo progetto. Lavorando assieme, saremo più forti. + +Ad eccezione deve specificato, parliamo per noi stessi, e non per una qualsiasi +azienda per la quale lavoriamo oggi, o per cui abbiamo lavorato in passato, o +lavoreremo in futuro. + - TODO ancora da tradurre + - Laura Abbott + - Bjorn Andersson (Linaro) + - Andrea Arcangeli + - Neil Armstrong + - Jens Axboe + - Pablo Neira Ayuso + - Khalid Aziz + - Ralf Baechle + - Felipe Balbi + - Arnd Bergmann + - Ard Biesheuvel + - Tim Bird + - Paolo Bonzini + - Christian Borntraeger + - Mark Brown (Linaro) + - Paul Burton + - Javier Martinez Canillas + - Rob Clark + - Kees Cook (Google) + - Jonathan Corbet + - Dennis Dalessandro + - Vivien Didelot (Savoir-faire Linux) + - Hans de Goede + - Mel Gorman (SUSE) + - Sven Eckelmann + - Alex Elder (Linaro) + - Fabio Estevam + - Larry Finger + - Bhumika Goyal + - Andy Gross + - Juergen Gross + - Shawn Guo + - Ulf Hansson + - Stephen Hemminger (Microsoft) + - Tejun Heo + - Rob Herring + - Masami Hiramatsu + - Michal Hocko + - Simon Horman + - Johan Hovold (Hovold Consulting AB) + - Christophe JAILLET + - Olof Johansson + - Lee Jones (Linaro) + - Heiner Kallweit + - Srinivas Kandagatla + - Jan Kara + - Shuah Khan (Samsung) + - David Kershner + - Jaegeuk Kim + - Namhyung Kim + - Colin Ian King + - Jeff Kirsher + - Greg Kroah-Hartman (Linux Foundation) + - Christian König + - Vinod Koul + - Krzysztof Kozlowski + - Viresh Kumar + - Aneesh Kumar K.V + - Julia Lawall + - Doug Ledford + - Chuck Lever (Oracle) + - Daniel Lezcano + - Shaohua Li + - Xin Long + - Tony Luck + - Catalin Marinas (Arm Ltd) + - Mike Marshall + - Chris Mason + - Paul E. McKenney + - Arnaldo Carvalho de Melo + - David S. Miller + - Ingo Molnar + - Kuninori Morimoto + - Trond Myklebust + - Martin K. Petersen (Oracle) + - Borislav Petkov + - Jiri Pirko + - Josh Poimboeuf + - Sebastian Reichel (Collabora) + - Guenter Roeck + - Joerg Roedel + - Leon Romanovsky + - Steven Rostedt (VMware) + - Frank Rowand + - Ivan Safonov + - Anna Schumaker + - Jes Sorensen + - K.Y. Srinivasan + - David Sterba (SUSE) + - Heiko Stuebner + - Jiri Kosina (SUSE) + - Willy Tarreau + - Dmitry Torokhov + - Linus Torvalds + - Thierry Reding + - Rik van Riel + - Luis R. Rodriguez + - Geert Uytterhoeven (Glider bvba) + - Eduardo Valentin (Amazon.com) + - Daniel Vetter + - Linus Walleij + - Richard Weinberger + - Dan Williams + - Rafael J. Wysocki + - Arvind Yadav + - Masahiro Yamada + - Wei Yongjun + - Lv Zheng + - Marc Zyngier (Arm Ltd) diff --git a/Documentation/translations/it_IT/process/license-rules.rst b/Documentation/translations/it_IT/process/license-rules.rst new file mode 100644 index 000000000000..91a8794ffd79 --- /dev/null +++ b/Documentation/translations/it_IT/process/license-rules.rst @@ -0,0 +1,452 @@ +.. SPDX-License-Identifier: GPL-2.0 + +.. include:: ../disclaimer-ita.rst + +:Original: :ref:`Documentation/process/license-rules.rst <kernel_licensing>` +:Translator: Federico Vaga <federico.vaga@vaga.pv.it> + +.. _it_kernel_licensing: + +Regole per licenziare il kernel Linux +===================================== + +Il kernel Linux viene rilasciato sotto i termini definiti dalla seconda +versione della licenza *GNU General Public License* (GPL-2.0), di cui una +copia è disponibile nel file LICENSES/preferred/GPL-2.0; a questo si +aggiunge eccezione per le chiamate di sistema come descritto in +LICENSES/exceptions/Linux-syscall-note; tutto ciò è descritto nel file COPYING. + +Questo documento fornisce una descrizione su come ogni singolo file sorgente +debba essere licenziato per far si che sia chiaro e non ambiguo. Questo non +sostituisce la licenza del kernel. + +La licenza descritta nel file COPYING si applica ai sorgenti del kernel nella +loro interezza, quindi i singoli file sorgenti possono avere diverse licenze ma +devono essere compatibili con la GPL-2.0:: + + GPL-1.0+ : GNU General Public License v1.0 o successiva + GPL-2.0+ : GNU General Public License v2.0 o successiva + LGPL-2.0 : GNU Library General Public License v2 + LGPL-2.0+ : GNU Library General Public License v2 o successiva + LGPL-2.1 : GNU Lesser General Public License v2.1 + LGPL-2.1+ : GNU Lesser General Public License v2.1 o successiva + +A parte questo, i singolo file possono essere forniti con una doppia licenza, +per esempio con una delle varianti compatibili della GPL e alternativamente con +una licenza permissiva come BSD, MIT eccetera. + +I file d'intestazione per l'API verso lo spazio utente (UAPI) descrivono +le interfacce usate dai programmi, e per questo sono un caso speciale. +Secondo le note nel file COPYING, le chiamate di sistema sono un chiaro +confine oltre il quale non si estendono i requisiti della GPL per quei +programmi che le usano per comunicare con il kernel. Dato che i file +d'intestazione UAPI devono poter essere inclusi nei sorgenti di un +qualsiasi programma eseguibile sul kernel Linux, questi meritano +un'eccezione documentata da una clausola speciale. + +Il modo più comune per indicare la licenza dei file sorgenti è quello di +aggiungere il corrispondente blocco di testo come commento in testa a detto +file. Per via della formattazione, dei refusi, eccetera, questi blocchi di +testo sono difficili da identificare dagli strumenti usati per verificare il +rispetto delle licenze. + +Un'alternativa ai blocchi di testo è data dall'uso degli identificatori +*Software Package Data Exchange* (SPDX) in ogni file sorgente. Gli +identificatori di licenza SPDX sono analizzabili dalle macchine e sono precisi +simboli stenografici che identificano la licenza sotto la quale viene +licenziato il file che lo include. Gli identificatori di licenza SPDX sono +gestiti del gruppo di lavoro SPDX presso la Linux Foundation e sono stati +concordati fra i soci nell'industria, gli sviluppatori di strumenti, e i +rispettivi gruppi legali. Per maggiori informazioni, consultate +https://spdx.org/ + +Il kernel Linux richiede un preciso identificatore SPDX in tutti i file +sorgenti. Gli identificatori validi verranno spiegati nella sezione +`Identificatori di licenza`_ e sono stati copiati dalla lista ufficiale di +licenze SPDX assieme al rispettivo testo come mostrato in +https://spdx.org/licenses/. + +Sintassi degli identificatori di licenza +---------------------------------------- + +1. Posizionamento: + + L'identificativo di licenza SPDX dev'essere posizionato come prima riga + possibile di un file che possa contenere commenti. Per la maggior parte + dei file questa è la prima riga, fanno eccezione gli script che richiedono + come prima riga '#!PATH_TO_INTERPRETER'. Per questi script l'identificativo + SPDX finisce nella seconda riga. + +| + +2. Stile: + + L'identificativo di licenza SPDX viene aggiunto sotto forma di commento. + Lo stile del commento dipende dal tipo di file:: + + sorgenti C: // SPDX-License-Identifier: <SPDX License Expression> + intestazioni C: /* SPDX-License-Identifier: <SPDX License Expression> */ + ASM: /* SPDX-License-Identifier: <SPDX License Expression> */ + scripts: # SPDX-License-Identifier: <SPDX License Expression> + .rst: .. SPDX-License-Identifier: <SPDX License Expression> + .dts{i}: // SPDX-License-Identifier: <SPDX License Expression> + + Se un particolare programma non dovesse riuscire a gestire lo stile + principale per i commenti, allora dev'essere usato il meccanismo accettato + dal programma. Questo è il motivo per cui si ha "/\* \*/" nei file + d'intestazione C. Notammo che 'ld' falliva nell'analizzare i commenti del + C++ nei file .lds che venivano prodotti. Oggi questo è stato corretto, + ma ci sono in giro ancora vecchi programmi che non sono in grado di + gestire lo stile dei commenti del C++. + +| + +3. Sintassi: + + Una <espressione di licenza SPDX> può essere scritta usando l'identificatore + SPDX della licenza come indicato nella lista di licenze SPDX, oppure la + combinazione di due identificatori SPDX separati da "WITH" per i casi + eccezionali. Quando si usano più licenze l'espressione viene formata da + sottoespressioni separate dalle parole chiave "AND", "OR" e racchiuse fra + parentesi tonde "(", ")". + + Gli identificativi di licenza per licenze come la [L]GPL che si avvalgono + dell'opzione 'o successive' si formano aggiungendo alla fine il simbolo "+" + per indicare l'opzione 'o successive'.:: + + // SPDX-License-Identifier: GPL-2.0+ + // SPDX-License-Identifier: LGPL-2.1+ + + WITH dovrebbe essere usato quando sono necessarie delle modifiche alla + licenza. Per esempio, la UAPI del kernel linux usa l'espressione:: + + // SPDX-License-Identifier: GPL-2.0 WITH Linux-syscall-note + // SPDX-License-Identifier: GPL-2.0+ WITH Linux-syscall-note + + Altri esempi di usi di WITH all'interno del kernel sono:: + + // SPDX-License-Identifier: GPL-2.0 WITH mif-exception + // SPDX-License-Identifier: GPL-2.0+ WITH GCC-exception-2.0 + + Le eccezioni si possono usare solo in combinazione con identificatori di + licenza. Gli identificatori di licenza riconosciuti sono elencati nei + corrispondenti file d'eccezione. Per maggiori dettagli consultate + `Eccezioni`_ nel capitolo `Identificatori di licenza`_ + + La parola chiave OR dovrebbe essere usata solo quando si usa una doppia + licenza e solo una dev'essere scelta. Per esempio, alcuni file dtsi sono + disponibili con doppia licenza:: + + // SPDX-License-Identifier: GPL-2.0 OR BSD-3-Clause + + Esempi dal kernel di espressioni per file licenziati con doppia licenza + sono:: + + // SPDX-License-Identifier: GPL-2.0 OR MIT + // SPDX-License-Identifier: GPL-2.0 OR BSD-2-Clause + // SPDX-License-Identifier: GPL-2.0 OR Apache-2.0 + // SPDX-License-Identifier: GPL-2.0 OR MPL-1.1 + // SPDX-License-Identifier: (GPL-2.0 WITH Linux-syscall-note) OR MIT + // SPDX-License-Identifier: GPL-1.0+ OR BSD-3-Clause OR OpenSSL + + La parola chiave AND dovrebbe essere usata quando i termini di più licenze + si applicano ad un file. Per esempio, quando il codice viene preso da + un altro progetto il quale da i permessi per aggiungerlo nel kernel ma + richiede che i termini originali della licenza rimangano intatti:: + + // SPDX-License-Identifier: (GPL-2.0 WITH Linux-syscall-note) AND MIT + + Di seguito, un altro esempio dove entrambe i termini di licenza devono + essere rispettati:: + + // SPDX-License-Identifier: GPL-1.0+ AND LGPL-2.1+ + +Identificatori di licenza +------------------------- + +Le licenze attualmente in uso, così come le licenze aggiunte al kernel, possono +essere categorizzate in: + +1. _`Licenze raccomandate`: + + Ovunque possibile le licenze qui indicate dovrebbero essere usate perché + pienamente compatibili e molto usate. Queste licenze sono disponibile nei + sorgenti del kernel, nella cartella:: + + LICENSES/preferred/ + + I file in questa cartella contengono il testo completo della licenza e i + `Metatag`_. Il nome di questi file è lo stesso usato come identificatore + di licenza SPDX e che deve essere usato nei file sorgenti. + + Esempi:: + + LICENSES/preferred/GPL-2.0 + + Contiene il testo della seconda versione della licenza GPL e i metatag + necessari:: + + LICENSES/preferred/MIT + + Contiene il testo della licenza MIT e i metatag necessari. + + _`Metatag`: + + I seguenti metatag devono essere presenti in un file di licenza: + + - Valid-License-Identifier: + + Una o più righe che dichiarano quali identificatori di licenza sono validi + all'interno del progetto per far riferimento alla licenza in questione. + Solitamente, questo è un unico identificatore valido, ma per esempio le + licenze che permettono l'opzione 'o successive' hanno due identificatori + validi. + + - SPDX-URL: + + L'URL della pagina SPDX che contiene informazioni aggiuntive riguardanti + la licenza. + + - Usage-Guidance: + + Testo in formato libero per dare suggerimenti agli utenti. Il testo deve + includere degli esempi su come usare gli identificatori di licenza SPDX + in un file sorgente in conformità con le linea guida in + `Sintassi degli identificatori di licenza`_. + + - License-Text: + + Tutto il testo che compare dopo questa etichetta viene trattato + come se fosse parte del testo originale della licenza. + + Esempi:: + + Valid-License-Identifier: GPL-2.0 + Valid-License-Identifier: GPL-2.0+ + SPDX-URL: https://spdx.org/licenses/GPL-2.0.html + Usage-Guide: + To use this license in source code, put one of the following SPDX + tag/value pairs into a comment according to the placement + guidelines in the licensing rules documentation. + For 'GNU General Public License (GPL) version 2 only' use: + SPDX-License-Identifier: GPL-2.0 + For 'GNU General Public License (GPL) version 2 or any later version' use: + SPDX-License-Identifier: GPL-2.0+ + License-Text: + Full license text + + :: + + SPDX-License-Identifier: MIT + SPDX-URL: https://spdx.org/licenses/MIT.html + Usage-Guide: + To use this license in source code, put the following SPDX + tag/value pair into a comment according to the placement + guidelines in the licensing rules documentation. + SPDX-License-Identifier: MIT + License-Text: + Full license text + +| + +2. Licenze non raccomandate: + + Questo tipo di licenze dovrebbero essere usate solo per codice già esistente + o quando si prende codice da altri progetti. Le licenze sono disponibili + nei sorgenti del kernel nella cartella:: + + LICENSES/other/ + + I file in questa cartella contengono il testo completo della licenza e i + `Metatag`_. Il nome di questi file è lo stesso usato come identificatore + di licenza SPDX e che deve essere usato nei file sorgenti. + + Esempi:: + + LICENSES/other/ISC + + Contiene il testo della licenza Internet System Consortium e i suoi + metatag:: + + LICENSES/other/ZLib + + Contiene il testo della licenza ZLIB e i suoi metatag. + + Metatag: + + I metatag necessari per le 'altre' ('other') licenze sono gli stessi + di usati per le `Licenze raccomandate`_. + + Esempio del formato del file:: + + Valid-License-Identifier: ISC + SPDX-URL: https://spdx.org/licenses/ISC.html + Usage-Guide: + Usage of this license in the kernel for new code is discouraged + and it should solely be used for importing code from an already + existing project. + To use this license in source code, put the following SPDX + tag/value pair into a comment according to the placement + guidelines in the licensing rules documentation. + SPDX-License-Identifier: ISC + License-Text: + Full license text + +| + +3. _`Eccezioni`: + + Alcune licenze possono essere corrette con delle eccezioni che forniscono + diritti aggiuntivi. Queste eccezioni sono disponibili nei sorgenti del + kernel nella cartella:: + + LICENSES/exceptions/ + + I file in questa cartella contengono il testo completo dell'eccezione e i + `Metatag per le eccezioni`_. + + Esempi:: + + LICENSES/exceptions/Linux-syscall-note + + Contiene la descrizione dell'eccezione per le chiamate di sistema Linux + così come documentato nel file COPYING del kernel Linux; questo viene usato + per i file d'intestazione per la UAPI. Per esempio + /\* SPDX-License-Identifier: GPL-2.0 WITH Linux-syscall-note \*/:: + + LICENSES/exceptions/GCC-exception-2.0 + + Contiene la 'eccezione di linking' che permette di collegare qualsiasi + binario, indipendentemente dalla sua licenza, con un compilato il cui file + sorgente è marchiato con questa eccezione. Questo è necessario per creare + eseguibili dai sorgenti che non sono compatibili con la GPL. + + _`Metatag per le eccezioni`: + + Un file contenente un'eccezione deve avere i seguenti metatag: + + - SPDX-Exception-Identifier: + + Un identificatore d'eccezione che possa essere usato in combinazione con + un identificatore di licenza SPDX. + + - SPDX-URL: + + L'URL della pagina SPDX che contiene informazioni aggiuntive riguardanti + l'eccezione. + + - SPDX-Licenses: + + Una lista di licenze SPDX separate da virgola, che possono essere usate + con l'eccezione. + + - Usage-Guidance: + + Testo in formato libero per dare suggerimenti agli utenti. Il testo deve + includere degli esempi su come usare gli identificatori di licenza SPDX + in un file sorgente in conformità con le linea guida in + `Sintassi degli identificatori di licenza`_. + + - Exception-Text: + + Tutto il testo che compare dopo questa etichetta viene trattato + come se fosse parte del testo originale della licenza. + + Esempi:: + + SPDX-Exception-Identifier: Linux-syscall-note + SPDX-URL: https://spdx.org/licenses/Linux-syscall-note.html + SPDX-Licenses: GPL-2.0, GPL-2.0+, GPL-1.0+, LGPL-2.0, LGPL-2.0+, LGPL-2.1, LGPL-2.1+ + Usage-Guidance: + This exception is used together with one of the above SPDX-Licenses + to mark user-space API (uapi) header files so they can be included + into non GPL compliant user-space application code. + To use this exception add it with the keyword WITH to one of the + identifiers in the SPDX-Licenses tag: + SPDX-License-Identifier: <SPDX-License> WITH Linux-syscall-note + Exception-Text: + Full exception text + + :: + + SPDX-Exception-Identifier: GCC-exception-2.0 + SPDX-URL: https://spdx.org/licenses/GCC-exception-2.0.html + SPDX-Licenses: GPL-2.0, GPL-2.0+ + Usage-Guidance: + The "GCC Runtime Library exception 2.0" is used together with one + of the above SPDX-Licenses for code imported from the GCC runtime + library. + To use this exception add it with the keyword WITH to one of the + identifiers in the SPDX-Licenses tag: + SPDX-License-Identifier: <SPDX-License> WITH GCC-exception-2.0 + Exception-Text: + Full exception text + +Per ogni identificatore di licenza SPDX e per le eccezioni dev'esserci un file +nella sotto-cartella LICENSES. Questo è necessario per permettere agli +strumenti di effettuare verifiche (come checkpatch.pl), per avere le licenze +disponibili per la lettura e per estrarre i diritti dai sorgenti, così come +raccomandato da diverse organizzazioni FOSS, per esempio l'`iniziativa FSFE +REUSE <https://reuse.software/>`_. + +_`MODULE_LICENSE` +----------------- + + I moduli del kernel necessitano di un'etichetta MODULE_LICENSE(). Questa + etichetta non sostituisce le informazioni sulla licenza del codice sorgente + (SPDX-License-Identifier) né fornisce informazioni che esprimono o + determinano l'esatta licenza sotto la quale viene rilasciato. + + Il solo scopo di questa etichetta è quello di fornire sufficienti + informazioni al caricatore di moduli del kernel, o agli strumenti in spazio + utente, per capire se il modulo è libero o proprietario. + + Le stringe di licenza valide per MODULE_LICENSE() sono: + + ============================= ============================================= + "GPL" Il modulo è licenziato con la GPL versione 2. + Questo non fa distinzione fra GPL'2.0-only o + GPL-2.0-or-later. L'esatta licenza può essere + determinata solo leggendo i corrispondenti + file sorgenti. + + "GPL v2" Stesso significato di "GPL". Esiste per + motivi storici. + + "GPL and additional rights" Questa è una variante che esiste per motivi + storici che indica che i sorgenti di un + modulo sono rilasciati sotto una variante + della licenza GPL v2 e quella MIT. Per favore + non utilizzatela per codice nuovo. + + "Dual MIT/GPL" Questo è il modo corretto per esprimere il + il fatto che il modulo è rilasciato con + doppia licenza a scelta fra: una variante + della GPL v2 o la licenza MIT. + + "Dual BSD/GPL" Questo modulo è rilasciato con doppia licenza + a scelta fra: una variante della GPL v2 o la + licenza BSD. La variante esatta della licenza + BSD può essere determinata solo attraverso i + corrispondenti file sorgenti. + + "Dual MPL/GPL" Questo modulo è rilasciato con doppia licenza + a scelta fra: una variante della GPL v2 o la + Mozilla Public License (MPL). La variante + esatta della licenza MPL può essere + determinata solo attraverso i corrispondenti + file sorgenti. + + "Proprietary" Questo modulo è rilasciato con licenza + proprietaria. Questa stringa è solo per i + moduli proprietari di terze parti e non può + essere usata per quelli che risiedono nei + sorgenti del kernel. I moduli etichettati in + questo modo stanno contaminando il kernel e + gli viene assegnato un flag 'P'; quando + vengono caricati, il caricatore di moduli del + kernel si rifiuterà di collegare questi + moduli ai simboli che sono stati esportati + con EXPORT_SYMBOL_GPL(). + + ============================= ============================================= diff --git a/Documentation/translations/it_IT/process/stable-kernel-rules.rst b/Documentation/translations/it_IT/process/stable-kernel-rules.rst index 6fa5ce9c3572..48e88e5ad2c5 100644 --- a/Documentation/translations/it_IT/process/stable-kernel-rules.rst +++ b/Documentation/translations/it_IT/process/stable-kernel-rules.rst @@ -1,12 +1,202 @@ .. include:: ../disclaimer-ita.rst :Original: :ref:`Documentation/process/stable-kernel-rules.rst <stable_kernel_rules>` +:Translator: Federico Vaga <federico.vaga@vaga.pv.it> .. _it_stable_kernel_rules: Tutto quello che volevate sapere sui rilasci -stable di Linux ============================================================== -.. warning:: +Regole sul tipo di patch che vengono o non vengono accettate nei sorgenti +"-stable": - TODO ancora da tradurre + - Ovviamente dev'essere corretta e verificata. + - Non dev'essere più grande di 100 righe, incluso il contesto. + - Deve correggere una cosa sola. + - Deve correggere un baco vero che sta disturbando gli utenti (non cose del + tipo "Questo potrebbe essere un problema ..."). + - Deve correggere un problema di compilazione (ma non per cose già segnate + con CONFIG_BROKEN), un kernel oops, un blocco, una corruzione di dati, + un vero problema di sicurezza, o problemi del tipo "oh, questo non va bene". + In pratica, qualcosa di critico. + - Problemi importanti riportati dagli utenti di una distribuzione potrebbero + essere considerati se correggono importanti problemi di prestazioni o di + interattività. Dato che questi problemi non sono così ovvi e la loro + correzione ha un'alta probabilità d'introdurre una regressione, dovrebbero + essere sottomessi solo dal manutentore della distribuzione includendo un + link, se esiste, ad un rapporto su bugzilla, e informazioni aggiuntive + sull'impatto che ha sugli utenti. + - Non deve correggere problemi relativi a una "teorica sezione critica", + a meno che non venga fornita anche una spiegazione su come questa si + possa verificare. + - Non deve includere alcuna correzione "banale" (correzioni grammaticali, + pulizia dagli spazi bianchi, eccetera). + - Deve rispettare le regole scritte in + :ref:`Documentation/translation/it_IT/process/submitting-patches.rst <it_submittingpatches>` + - Questa patch o una equivalente deve esistere già nei sorgenti principali di + Linux + + +Procedura per sottomettere patch per i sorgenti -stable +------------------------------------------------------- + + - Se la patch contiene modifiche a dei file nelle cartelle net/ o drivers/net, + allora seguite le linee guida descritte in + :ref:`Documentation/translation/it_IT/networking/netdev-FAQ.rst <it_netdev-FAQ>`; + ma solo dopo aver verificato al seguente indirizzo che la patch non sia + già in coda: + https://patchwork.ozlabs.org/bundle/davem/stable/?series=&submitter=&state=*&q=&archive= + - Una patch di sicurezza non dovrebbero essere gestite (solamente) dal processo + di revisione -stable, ma dovrebbe seguire le procedure descritte in + :ref:`Documentation/translations/it_IT/admin-guide/security-bugs.rst <it_securitybugs>`. + + +Per tutte le altre sottomissioni, scegliere una delle seguenti procedure +------------------------------------------------------------------------ + +.. _it_option_1: + +Opzione 1 +********* + +Per far sì che una patch venga automaticamente inclusa nei sorgenti stabili, +aggiungete l'etichetta + +.. code-block:: none + + Cc: stable@vger.kernel.org + +nell'area dedicata alla firme. Una volta che la patch è stata inclusa, verrà +applicata anche sui sorgenti stabili senza che l'autore o il manutentore +del sottosistema debba fare qualcosa. + +.. _it_option_2: + +Opzione 2 +********* + +Dopo che la patch è stata inclusa nei sorgenti Linux, inviate una mail a +stable@vger.kernel.org includendo: il titolo della patch, l'identificativo +del commit, il perché pensate che debba essere applicata, e in quale versione +del kernel la vorreste vedere. + +.. _it_option_3: + +Opzione 3 +********* + +Inviata la patch, dopo aver verificato che rispetta le regole descritte in +precedenza, a stable@vger.kernel.org. Dovete annotare nel changelog +l'identificativo del commit nei sorgenti principali, così come la versione +del kernel nel quale vorreste vedere la patch. + +L':ref:`it_option_1` è fortemente raccomandata; è il modo più facile e usato. +L':ref:`it_option_2` e l':ref:`it_option_3` sono più utili quando, al momento +dell'inclusione dei sorgenti principali, si ritiene che non debbano essere +incluse anche in quelli stabili (per esempio, perché si crede che si dovrebbero +fare più verifiche per eventuali regressioni). L':ref:`it_option_3` è +particolarmente utile se la patch ha bisogno di qualche modifica per essere +applicata ad un kernel più vecchio (per esempio, perché nel frattempo l'API è +cambiata). + +Notate che per l':ref:`it_option_3`, se la patch è diversa da quella nei +sorgenti principali (per esempio perché è stato necessario un lavoro di +adattamento) allora dev'essere ben documentata e giustificata nella descrizione +della patch. + +L'identificativo del commit nei sorgenti principali dev'essere indicato sopra +al messaggio della patch, così: + +.. code-block:: none + + commit <sha1> upstream. + +In aggiunta, alcune patch inviate attraverso l':ref:`it_option_1` potrebbero +dipendere da altre che devo essere incluse. Questa situazione può essere +indicata nel seguente modo nell'area dedicata alle firme: + +.. code-block:: none + + Cc: <stable@vger.kernel.org> # 3.3.x: a1f84a3: sched: Check for idle + Cc: <stable@vger.kernel.org> # 3.3.x: 1b9508f: sched: Rate-limit newidle + Cc: <stable@vger.kernel.org> # 3.3.x: fd21073: sched: Fix affinity logic + Cc: <stable@vger.kernel.org> # 3.3.x + Signed-off-by: Ingo Molnar <mingo@elte.hu> + +La sequenza di etichette ha il seguente significato: + +.. code-block:: none + + git cherry-pick a1f84a3 + git cherry-pick 1b9508f + git cherry-pick fd21073 + git cherry-pick <this commit> + +Inoltre, alcune patch potrebbero avere dei requisiti circa la versione del +kernel. Questo può essere indicato usando il seguente formato nell'area +dedicata alle firme: + +.. code-block:: none + + Cc: <stable@vger.kernel.org> # 3.3.x + +L'etichetta ha il seguente significato: + +.. code-block:: none + + git cherry-pick <this commit> + +per ogni sorgente "-stable" che inizia con la versione indicata. + +Dopo la sottomissione: + + - Il mittente riceverà un ACK quando la patch è stata accettata e messa in + coda, oppure un NAK se la patch è stata rigettata. A seconda degli impegni + degli sviluppatori, questa risposta potrebbe richiedere alcuni giorni. + - Se accettata, la patch verrà aggiunta alla coda -stable per essere + revisionata dal altri sviluppatori e dal principale manutentore del + sottosistema. + + +Ciclo di una revisione +---------------------- + + - Quando i manutentori -stable decidono di fare un ciclo di revisione, le + patch vengono mandate al comitato per la revisione, ai manutentori soggetti + alle modifiche delle patch (a meno che il mittente non sia anche il + manutentore di quell'area del kernel) e in CC: alla lista di discussione + linux-kernel. + - La commissione per la revisione ha 48 ore per dare il proprio ACK o NACK + alle patch. + - Se una patch viene rigettata da un membro della commissione, o un membro + della lista linux-kernel obietta la bontà della patch, sollevando problemi + che i manutentori ed i membri non avevano compreso, allora la patch verrà + rimossa dalla coda. + - Alla fine del ciclo di revisione tutte le patch che hanno ricevuto l'ACK + verranno aggiunte per il prossimo rilascio -stable, e successivamente + questo nuovo rilascio verrà fatto. + - Le patch di sicurezza verranno accettate nei sorgenti -stable direttamente + dalla squadra per la sicurezza del kernel, e non passerà per il normale + ciclo di revisione. Contattate la suddetta squadra per maggiori dettagli + su questa procedura. + +Sorgenti +-------- + + - La coda delle patch, sia quelle già applicate che in fase di revisione, + possono essere trovate al seguente indirizzo: + + https://git.kernel.org/pub/scm/linux/kernel/git/stable/stable-queue.git + + - Il rilascio definitivo, e marchiato, di tutti i kernel stabili può essere + trovato in rami distinti per versione al seguente indirizzo: + + https://git.kernel.org/pub/scm/linux/kernel/git/stable/linux-stable.git + + +Comitato per la revisione +------------------------- + + - Questo comitato è fatto di sviluppatori del kernel che si sono offerti + volontari per questo lavoro, e pochi altri che non sono proprio volontari. |